La calce
La calce: proprietà e utilizzo
CALCE (calce aerea, calce in pasta)
Per calce si intende generalmente la calce spenta, macerata nelle fosse e fornita in pasta con abbondanza d'acqua.
La calce è ottenuta dalla calcinazione in forni, di calcari più o meno puri, colti dai fiumi o estratti dai monti, a temperature fra i 900°C e i 1000°C.
Durante la cottura i calcari, ovvero il carbonato di calcio, si suddividono in ossido di calcio e anidride carbonica.
L'ossido di calcio è detto anche calce viva.

La calce viva viene bagnata (estinta) in abbondanza, con grande produzione di calore, producendo la calce spenta.
La calce spenta , fornita in pasta, è ciò che viene conosciuta come calce aerea, grassello, calce in pasta, calce dolce, calce di fossa. E' sicuramente il più antico dei leganti.
La calce aerea o grassello, indurisce solo con l'azione dell'aria, su supporti relativamente asciutti.
Laddove la calce aerea non è raggiunta dall'aria o si trova in un ambiente permanentemente umido, il processo di indurimento (CARBONATAZIONE) non ha mai inzio.
La calce aerea lasciata a macerare in una fossa coperta d'acqua e/o sabbia umida ( pertanto bagnata e senza aria), può rimanere sottoforma di grassello per tempi indefiniti.
Per contro, quando alla calce è dato modo di asciugare, l'acqua d'impasto evapora dando modo all'anidride carbonica nell'aria di ricongiungersi con l'idrato di calcio, lapidificando la materia in un carbonato di calcio dalle caratteristiche chimiche simili al carbonato originario precedentemente cotto nel forno.
CALCE IDRATA
La calce aerea può essere fornita anche in polvere.
Tale prodotto, consegnato in sacchi,viene detto tradizionalmente fior di calce.
La calce idrata in polvere è spenta con la bastante quantità d'acqua necessaria ad idratarla e a farla cadere in polvere. L'aggiunta in cantiere di acqua la rende grassello alla stessa stregua del prodotto bagnato nella fossa.
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